L'isola_2.jpg

L'isola / Sottrarsi


L'isola / Sottrarsi

2013

Il lavoro fotografico di Fulvia Bernacca entra dolce in un mondo duro. Nei volti di questi isolani appare senza posa l’incanto crudo della libertà. Non è una libertà come somma di diritti acquisiti. È la capacità di volare pur essendo nati senza ali. È il togliersi di dosso tutto. E se in Terra ferma vale più sommare conoscenza e affetti, qui ci si spoglia, e si resta nudi di fronte al proprio io. L'isola li sottrae alla Terra, ogni giorno, ogni ora un po’, fino a farli sparire per renderli Mare nel Mare, liberi senza ancora. Il sale qui affiora continuamente e affila i loro cuori, e i tagli sono linee sempre più sottili che non bruciano ma attraversano l’anima riscaldandola. Il sottrarsi qui è una non scelta, rimane la sola possibilità per sentirsi vivi. L’obiettivo di Fulvia ha voluto regalare un momento di Paradiso a questi eroi, ha illuminato della loro stessa luce i visi e gli orizzonti. Fulvia si fa ombra per darci il Vero, per lasciarci accarezzare, senza filtri, i sensi dell’Isola. Incontra 9 volti, 9 prospettive, e 9 sono le lettere che compongono l'unica ragione per essere e restare nell’Isola.

S O T T R A R S I

Io ho solo lasciato emergere sui loro corpi linee nascoste di sottrazione, che come sbarre si assottigliano fino a sparire, per renderli liberi dalla loro libertà. Le stesse linee che ho imparato a riconoscere su di me ogni volta che torno nell'Isola o come quando da ragazzo ho raccolto il suo cuore di sale in due piccole tele blu: una dichiarazione di amore eterno.

Stefano Rallo


Installazione/performance, studio privato, Milano 2014