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ORIRI e Sereno di Forward Edizioni da Leporello a Roma

Venerdì 19 aprile alle 19.00 saremo da Leporello, in via del Pigneto 162/e per la presentazione della casa editrice Forward Edizioni e dei suoi due primi libri: ORIRI di Francesco Bellina e Sereno di Fulvia Bernacca.

Un dialogo sulle similitudini e differenze tra i primi due libri della neo-casa editrice Forward Edizioni con gli autori, Francesco Bellina e Fulvia Bernacca, in dialogo con Chiara Capodici, curatrice, book designer e fondatrice di Leporello Photobooks.

Un’occasione per parlare di due diversi approcci alla fotografia, dell’obiettivo culturale di valorizzazione della cultura dell’arte e del progetto, con lo scopo di rivalutare l’importanza centrale dell’oggetto libro nell’epoca del digitale.

Sereno di Fulvia Bernacca edito da Forward Edizioni

Sereno, di Fulvia Bernacca, è un viaggio tra le nuvole e nel tempo, un racconto visivo e poetico sulla figura del colonnello del meteo Edmondo Bernacca. Per gli italiani Bernacca era un’istituzione, tanto da essere diventato oggi un modo di dire. È stato un meteorologo, generale dell’Aeronautica Militare e giornalista. Ha avuto la fortuna di essere stato il primo meteorologo apparso in televisione in Italia nel 1955. Dagli anni ‘60 agli anni ‘80 tutte le sere, migliaia di famiglie di italiani attendevano le sue previsioni, per sapere che tempo avrebbe fatto l’indomani. Per Fulvia Bernacca è sempre stato Nonno Mondo: non solo un nonno, ma una sorta di mago, un indovino, un uomo misterioso con le orecchie grandissime e la testa piena di nuvole. Il progetto è iniziato quando, immergendosi nell’archivio del nonno, ha trovato la sua lettera di commiato, in cui ripercorre l’ultimo viaggio dagli studi della Rai a casa, e insieme le tappe fondamentali della sua vita privata e professionale. Le sue parole così, sono diventate la traccia del progetto. Un viaggio, attraverso leggere e intime visioni, nella storia della sua famiglia e in qualche modo di tutte le famiglie italiane che per anni hanno accolto il Colonnello Bernacca come uno di casa.

“Il progetto è iniziato quando, immergendomi nel suo archivio, ho trovato, tra fotografie e carte meteorologiche, la sua lettera di commiato, in cui ripercorre l’ultimo viaggio dagli studi della Rai a casa, e insieme le tappe fondamentali della sua vita privata e professionale. Le sue parole così, sono diventate la traccia del mio progetto, in cui lavorando sulla memoria, personale e collettiva, attraverso ricordi e immaginazione, unendo fotografie e nuvole, ho costruito con lui una nuova connessione.”

Il libro nasce da un lavoro fatto fianco a fianco con l’editore, che ci ha permesso di mantenere il carattere intimo e familiare della narrazione, pur rivolgendosi ad un pubblico ampio.

Il formato è quello di un diario o un taccuino, la carta ha una grammatura leggera e preziosa che, nel suo carattere diafano, trasferisce la delicatezza e la poeticità delle nuvole e dei ricordi. Ulteriore enfasi è data dalla presenza di inserti in carta trasparente, che permettono una interessante lettura in sovrapposizione dei contributi storici d'archivio.

L’edizione limitata, nel numero di cinquanta copie numerate e firmate, è inserita in un cofanetto, contenente un poster bifacciale che accentua la preziosità dell’oggetto libro.

ORIRI di Francesco Bellina edito da Forward Edizioni

Francesco Bellina racconta in ORIRI il legame religioso e rituale tra le donne vittime di schiavitù sessuale e gli sfruttatori, che spesso ricorrono a sacerdoti di culti locali, descritti generalmente come vudù, per creare e rafforzare il vincolo di assoggettamento.

ORIRI (che nella lingua Bini significa “spiriti, incubi”) è un viaggio a ritroso attraverso l’esperienza di migliaia di donne obbligate a condurre una vita di sfruttamento, legate per sempre ai loro sfruttatori attraverso il rito iniziatico e religioso, elemento chiave di questo fenomeno. Il viaggio documentaristico si sviluppa attraverso i Paesi dove si celebrano questi riti iniziatici: dalla Repubblica del Benin, unico paese dove il vudù è religione ufficiale e si reclama un ruolo positivo dei rituali, al Ghana, tappa fondamentale per il traffico internazionale di migranti, dove si incrociano i riti tradizionali con le regole delle chiese pentecostali, passando per la Nigeria, dove i legami delle attività criminali e del traffico di esseri umani sono connessi alle tradizioni rituali e religiose. Il Niger e in particolare la città di Agadez è invece uno snodo fondamentale per il traffico di esseri umani, che dalla regione del Tenerè attraversano il deserto verso la Libia. Una storia dove le reti criminali si fondono ai culti religiosi, per arrivare in Sicilia dove si trova terreno fertile a causa della mafia locale. Il lavoro di Bellina intende anche valorizzare le pratiche di solidarietà diffusa, volte ad arginare il fenomeno delle vittime di tratta, messe in atto da tante suore e tanti preti che lavorano a stretto contatto con queste realtà, fornendo aiuti concreti alle schiave sessuali.


Venerdì 19 aprile
H: 19.00

Leporello Photobooks

via del Pigneto 162/e